martedì 16 agosto 2011

Acconti di racconti di Enula Metrangolo

Acconti di racconti 

di Enula Metrangolo


L'ho appena finito : è geniale !!!
Di cosa parlo ?
Parlo di "Acconti di racconti", una raccolta di inizi di racconti non terminati, ultimo libro dato alle stampe da Enula Metrangolo, la scrittrice lombarda più premiata nel nuovo millennio, ebbene : è un vero gioiello della letteratura moderna.
Il giudizio non può essere più netto : si tratta addirittura di un nuovo filone della letteratura, mai tentato prima da nessun autore.
Nel libro, in sole 230 pagine, ci sono 230 inizi, o "acconti" come li definisce la Metrangolo, di racconti.
Il lettore, ogni lettore, può continuare, con la propria fantasia o immaginazione e terminare il racconto come meglio crede.
Non solo, il libro può essere letto e riletto infinite volte alla ricerca di infiniti finali per ogni racconto appena abbozzato dall'autrice.
Questi acconti infatti sono solo dei brevi accenni, solitamente presentano solo dei personaggi o delle situazioni, spesso terminano con una frase troncata a metà, lasciando così al lettore un grande margine per poter spaziare oltre il testo di Enula.
Come è facile intuire in rete sono già apparsi numerosi forum di appassionati lettori della Metrangolo che fanno a gara nel terminare i suoi racconti, in alcuni casi le cose sono trascese : durante diversi incontri-letture vari "finalisti" (nel senso di estensori di finali dei racconti della Metrangolo) sono venuti alle mani.
A Gorizia una rissa è terminata con l'arrivo della polizia, venti fermi, otto feriti, uno dei quali ha perso un occhio e in parte anche la passione per la sua scrittrice preferita.
Lasciando perdere questi eccessi non si può negare che il fermento nato attorno alla grande idea della Metrangolo sta polarizzando il pubblico, diviso tra detrattori e ammiratori, spesso entrambi più per partito preso che per motivata convinzione.
Per invogliarvi a leggere questa raccolta di inizi di racconti ve ne propongo un paio a caso, non per forza i migliori, ma due esempi che valgono più di mille parole.

Pagina 128 : L'ufficio postale.

Anna si interruppe di colpo, nel bel mezzo del discorso : c'era puzza di bruciato !
Corse, imprecando, verso la cucina, dove una sogliola stava passando dal cotto al carbonizzato riempiendo di una nebbiolina densa e fitta tutta la stanza.
Sempre imprecando Anna spense il gas e gettò la pentola, compresa la sogliola, nel lavandino facendoci scorrere sopra l'acqua in un tripudio di sfrigolii e di fumo.
Non si era ancora del tutto ripresa dall'incidente culinario quando

Pagina 226 : Opinione divisa.

Sono nato nel 1492, un anno importante, fondamentale, esiziale, ma questo io allora non lo sapevo, non lo seppi nemmeno in età adulta, non lo seppi mai, quanto fosse importante, fino al giorno della mia morte.
Fossi nato l'anno precedente o l'anno successivo, per me, non sarebbe cambiato nulla, nemmeno una virgola di tutta la mia vita, certamente però sarebbe cambiato il quando della mia morte, il dove della mia morte, il perchè della mia morte e questo è fondamentale : la morte a volte illumina di un senso tutta la vita di un uomo.
Ma torniamo al giorno della mia nascita, il grido, tanto a lungo represso, si libera dal mio petto : è venerdì 12 ottobre 1492 e io comincio a piangere e strillare.
Mia madre invece, nello stesso istante

Correte a comparlo, "Acconti di racconti" è questo e molto altro ancora !!!

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