giovedì 24 novembre 2011

L'imperatore Domiziano (Quello meno famoso) di Valerio Massimo Mastroianni


L'imperatore Domiziano

(Quello meno famoso)

di Valerio Massimo Mastroianni


Partendo dal ritrovamento di un'antica moneta tardo romana raffigurante l'imperatore Domiziano, Valerio Massimo Mastroianni ci porta indietro nel tempo, fino all'anno 271 d.C.
L'autore, in questo romanzo storico, ci narra, con dovizia di particolari, la storia del breve impero di Domiziano (Quello meno famoso).
Per non indurre in errore i lettori il bravo e puntiglioso Valerio Massimo Mastroianni, già nel titolo, ci tiene a precisare che non si tratta del Domiziano famoso imperatore del primo secolo dopo Cristo, per questo il titolo del corposo romanzo storico è concluso con la dicitura : (Quello meno famoso).
Domiziano II è il penultimo governatore romano della Britannia durante l'impero di Lucio Domizio Aureliano, il quale, nato nel 214 d.C., regnò dal 270 al 275 d.C.
L'impero romano si stà pian piano sfaldando ed è retto ormai da diversi anni da militari; sotto la guida tutt'altro che ferma e autorevole di Lucio Domizio Aureliano, molti dei suoi generali governatori si ribellano e ne usurpano la debole autorità nei territori da loro governati.
Non a caso il suo impero finisce perchè Lucio Domizio Aureliano muore assassinato da un gruppo di suoi soldati ribelli.
In Dalmazia per due anni, dal 271 al 272, si dichiarerà imperatore Settimio, in Siria sarà Giulio Aurelio Settimio Vaballato Atenodoro, figlio di Zenobia di Palmira a prendere il potere dal 271 al 274.
L'impero delle Gallie vedrà succedersi vari usurpatori, da Marco Piavonio Vittorino, che regnerà dal 268 al 271, fino ai due Gaio Pio Esuvio Tetrico, primo e secondo, padre e figlio, dal 271 al 274, mentre contemporaneamente anche Faustino si autoproclamava imperatore delle Gallie tra il 273 e 274.
In questa situazione alquanto caotica, dove sembra che l'anarchia sia il vero imperatore, si staglia fulgida la figura di Domiziano secondo, che sarà imperatore delle Gallie per ben quattro giorni nel 271 d.C.
Senza esagerare nei riferimenti alla situazione precedente e agli sviluppi successivi, il romanzo di Valerio Massimo Mastroianni si concentra nella ricostruzione storica dei quattro intensi giorni di regno dell'imperatore Domiziano secondo.
In oltre 1.300 pagine l'autore ci racconta in modo storicamente ineccepibile l'avventura dell'imperatore, dall'ascesa al potere manu militari fino alla sua morte, giustiziato dai suoi stessi soldati per alto tradimento quattro giorni dopo la sua autoproclamazione a imperatore delle Gallie.
Pur non avendo praticamente nessun documento che ne parli, a parte un breve riferimento in una fonte storica dell'epoca, per altro poco attendibile, Valerio Massimo Mastroianni riesce, con abilità e perseveranza, a ricostruire, dal nulla, un resoconto dettagliatissimo, ricco e avvincente di quei quattro giorni.
Il libro è diviso in quattro parti, dagli emblematici titoli : Giorno primo, Giorno secondo, Giorno terzo e Giorno quarto.
Maggiore risalto viene dato dall'autore ai giorni primo e quarto, perchè in questi giorni vengono narrate le gesta relative all'ascesa al potere di Domiziano II e alla sua caduta in disgrazia con la conseguente condanna a morte.
Più brevi, ma molto interessanti, i due capitoli relativi ai giorni secondo e terzo.
Proprio in questi due capitoli si possono apprezzare le grandi doti dell'imperatore, quando, saldamente al comando dell'impero delle Gallie, impartisce ordini, prende decisioni fondamentali, visita gli ammalati di peste, inaugura opere stradali, giace con diverse concubine, scrive le sue memorie (purtroppo andate perse), pianifica la riconquista di territori passati sotto il controllo dei barbari, detta la ricetta dei rognoni alla Domiziano secondo (ricetta purtroppo andata persa), tiene un discorso pubblico (di cui però abbiamo perso le trascrizioni), detta un'opera teatrale ai suoi scrivani (opera teatrale che non è giunta fino ai giorni nostri), si converte alla religione druidica nel giorno secondo ma capisce il suo errore e torna alla vera fede nel giorno terzo, inventa un importante strumento astronomico il cui nome non risulta dagli annali (i disegni sono purtroppo bruciati in epoca medievale durante l'incendio di Parigi), doma un cavallo di Frisia, cerca un Cercopiteco (senza trovarlo) ... e tante altre cose che potrete scoprire leggendo il romanzo di Valerio Massimo Mastroianni.
Buona lettura dunque, agli estimatori del romanzo storico Valerio Massimo Mastroianni, anche questa volta, ha fatto un grande regalo, certo romanzando le verità storiche, ma avvicinandoci alla storia vera con quel pizzico di inventiva che la rende così reale, così vicina, così interessante da farci divorare queste 1.300 pagine come se fossero acqua fresca.

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