giovedì 22 marzo 2012

The greater obscure conspiracy of the ancients (La più grande oscura cospirazione degli antichi) di Ed Embedd

The greater obscure conspiracy of the ancients

(La più grande oscura cospirazione degli antichi)

di Ed Embedd


Prima di leggere quest'opera esiziale tutto mi sembrava oscuro nella sua chiarezza; ora, dopo averla letta, tutto mi appare chiaro nella sua oscurezza!
Ed Embedd non ci spiattella subito il segreto che ha abilmente scoperto in tanti anni di lavoro, la più grande cospirazione segreta, nascosta dagli antichi fin dalla notte dei tempi; l'autore ci accompagna invece nell'interpretazione degli infiniti segni che, se letti opportunamente, ci permettono di mettere in risalto la sottile linea che soggiace a tutta la storia dell'umanità.
Quello che spesso può sembrare dovuto al caso, Ed ce lo presenta come inequivocabilmente parte di un grande piano oscuro e antico, che si è dipanato  durante i secoli.
Pagina dopo pagina lo seguiamo nella sua ricerca; la storia dell'umanità, scritta su un cartiglio con inchiostro nero ben visibile ci sembrava così palese...
Ecco che invece Ed avvicina sotto a quella pagina la fiamma della sua minuziosa ricerca storiografica che, come per magia, fa riapparire su quel foglio un'altra storia, una scrittura sottesa, che, vergata con succo di limone, al calore chiarificatore delle sue puntigliose ricostruzioni appare magicamente dal nulla e riscrive e completa quel che già era visibile a tutti.
Le torri gemelle, il terremoto di Siracusa, la moria delle vacche della fine del '700 nella Marca, l'uccisione di Giulio Cesare e di John Fitzgerald Kennedy, l'inabissamento di Atlantide, lo sbarco dei marziani, le scie chimiche, le piramidi egizie, la pizza, il pigreco, la certificazione ISO 9001, tutto fa parte del grande oscuro disegno!
Grandi e piccoli eventi storici vengono sezionati e contestualizzati da Embedd all'interno del grande complotto.
L'autore riesce sempre nel suo intento di dimostrare puntualmente, in tutti questi e in milioni di altri casi, al di là di ogni ragionevole perplessità del lettore più scaltro e prevenuto, senza mai lasciare alcun dubbio.
E lo fa partendo dai grandi eventi storici per arrivare fino al più piccolo e, apparentemente, insignificante episodio.
Vostro padre vi diede uno schiaffo nel 1972? Quel gesto allora inspiegabile faceva anch'esso parte del grande disegno!
Miliardi di persone coinvolte, è certo lecita la domanda, com'è stato possibile, fino ad ora, che questa immane e dettagliatissima cospirazione, non sia balzata agli occhi, se non di molti, almeno di alcuni tra i più sottili pensatori?
Se anche persone comuni ne hanno fatto parte e, ancor oggi, ne fanno parte, come mai tutto ciò è rimasto così segreto?
Nelle ultime milleottocento pagine Ed Embedd arriva finalmente ai tre punti fondamentali che, da sempre, fanno cadere le tesi complottiste delle più disparate tipologie.
Le tre gambe, solide e ben piantate per terra, su cui poggia "The greater obscure conspiracy of the ancients" (La più grande oscura cospirazione degli antichi) di Ed Embedd non sono certo quelle, così spesso esili e fumose, di altri testi cospirazionisti.
Ed sostiene, spiega, motiva e dimostra in modo convincente che la più grande cospirazione della storia non è mai stata scoperta per prima cosa perché è stata progettata e pianificata circa tre miliardi di anni fa, secondariamente perché tutti gli esseri umani, tutti gli animali, tutte le piante e tutte le forme di vita ne fanno parte e, per finire, che nessuno, prima che l'opera indagatrice di Ed Embedd lo scoprisse, ne era minimamente al corrente.
Queste pagine avvincenti ci spiegano come la cospirazione abbia potuto resistere per oltre tre miliardi di anni senza che apparisse nella sua marchiana evidenza e come abbia però agito sempre, nell'ombra, in ogni avvenimento della storia.
Per finire Ed, che ha potuto ascoltare di persona la registrazione originale, ci propone, come addendum, in un riassunto di sole centocinquantamila pagine, la nascita dell'idea e le lunghissime discussioni durate circa cinquanta milioni di anni, che portarono gli anziani ad elaborare il grande piano che così sapientemente Ed ha scovato e rivelato al mondo.
L'autore ci racconta che, quando la terra stava ancora lentamente raffreddandosi, le prime cellule che allora popolavano il brodo primordiale che ricopriva gran parte del globo terrestre, ebbero l'idea della grande cospirazione e cominciarono a discuterne tra loro; quella lunga discussione portò, alla fine, alla stesura della più grande oscura cospirazione nella sua forma definitiva.
Con grande stupore delle cellule stesse che lo elaborarono, fu trovato un modo semplice e sintetico per celare tutta quella enorme e segretissima cospirazione in uno spazio talmente piccolo da essere sostanzialmente invisibile.
Ognuna di loro si dotò della trascrizione integrale di tutte le discussioni, della versione definitiva del piano e degli strumenti per attuarlo e lo inglobò all'interno del proprio perimetro cellulare.
Siamo quindi al punto cruciale del complotto, raggiunto lo scopo di pianificare tutto il resto della storia terrestre, con grande felicità ed enorme soddisfazione, ognuna di quelle cellule  si divise in due, duplicando l'intero progetto in entrambe le copie di sé stessa e, da quel preciso momento, ognuna delle nuove cellule perse coscienza della cospirazione stessa.
Mi accorgo solo ora di aver forse detto troppo di questa bella pubblicazione, l'autore me ne perdoni, ma lo stupore che mi ha provocato scoprire che immenso complotto ci fosse dietro tutto quanto mi ha fatto disvelare il tutto non potendo più tacere, nemmeno per un attimo, la verità.
Anche se ora conoscete già il quadro generale, "The greater obscure conspiracy of the ancients" (La più grande oscura cospirazione degli antichi) di Ed Embedd resta comunque una lettura estremamente interessante, tra le sue pagine, chissà dove, potrete scoprire come mai vostro padre vi diede quel famoso ceffone, perché il vostro fidanzato vi mise le corna con la vostra migliore amica o dove diavolo abbiate messo quelle scarpe rosse di vernice che ora sono tornate di moda.

Buona lettura!

martedì 6 marzo 2012

oihcceps olla itnoccaR di Anna Oddo


oihcceps olla itnoccaR

di Anna Oddo


Anche se la lettura di questo tomo di Anna Oddo può risultare leggermente difficoltosa, vi assicuro che ne vale veramente la pena.
Una chicca a partire dalla prefazione, codificata con un codice segreto a tutt'oggi non ancora decifrato da nessun lettore, scritta dal Cav. Lav. Grand. Uff. Dott. Ing. Giorgio Sisisi di Sesese Conte di Sant'Antonio ben vent'anni prima che Anna Oddo iniziasse la stesura del primo racconto.
Degno di nota il fatto che se riusciste nell'impresa di decifrare la prefazione, inviandola all'editore, fareste vostro il premio segreto, la cui descrizione completa si trova nelle pagine del libro, ma il punto esatto è descritto nella prefazione stessa, quindi, per ora, è sconosciuto.
Le piccole, superabili, difficoltà di lettura nascono dal fatto che il titolo è stampato sulla quarta di copertina, che il volume è stampato partendo dall'ultima pagina alla prima, che le pagine sono numerate al contrario, che in ogni pagina le righe vanno lette partendo dall'ultima alla prima, che la scrittura è da destra verso sinistra e che ogni parola è scritta al contrario.
Superati questi piccoli ostacoli, artatamente inseriti dalla Oddo per attirare e trattenere l'attenzione del lettore, davanti ai nostri occhi e alla nostra mente si schiude un florilegio di brevi racconti davvero molto interessanti.
Temi centrali dei racconti sono le frasi palindrome, lo specchio, il duale, l'altro, il rovescio della medaglia, le immagini riflesse, i gemelli siamesi, le matite bicolori, i cavalli con due teste, le doppie punte, l'alitosi e i catarifrangenti. 
Uno dei racconti più interessanti è inserito come soluzione di un cruciverba, tutto scritto al contrario, dove le definizioni verticali si riferiscono alle orizzontali e viceversa e che va poi letto al contrario, partendo dall'ultima casella in basso a destra fino alla prima in alto a sinistra; il risultato va anagrammato.
Ma che bel racconto!
A onor del vero devo dire che mia zia per leggerlo ci ha messo otto anni e non è certo un caso che si tratti di un tempo palindromo!
Alcuni commentatori hanno accolto con malcelato pregiudizio questo volumetto soltanto per il fatto che la casa editrice è la stessa della pluripremiata Settimana Nimmistica, la rivista che vanta il maggior numero di tentativi di imitazione.
Ma quale orba critica è quella che si sofferma sulla nomea o il blasone della casa editrice invece che sul valore dell'opera da recensire?
Tra i racconti più belli vi segnalo "eznereffid el irpocS", nel quale il racconto è dato dai nomi dei 2000 piccoli oggetti differenti tra due figure quasi identiche; "adaraicS", un testo di trecento strofe dove il vero racconto è celato nella parola nascosta in ciascuna strofa;
"omocaiG orenet lI", la storia di un simpatico omino con baffi e bombetta dove metà del racconto è in una pagina del libro e l'altra metà da tutt'altra parte e solo trovando dove si trova la seconda metà si capisce il senso del racconto.
Potrei continuare a lungo, ma vi consiglio di acquistare la raccolta "oihcceps olla itnoccaR" di Anna Oddo, prima che qualcuno tenti una delle innumerevoli imitazioni che senz'altro vi capiteranno prossimamente tra le mani.