martedì 4 ottobre 2011

R di Ruud Gullit

di Ruud Gullit


Questo è un romanzo a più mani, infatti dietro allo pseudonimo Ruud Gullit si nasconde un gruppo di 183.738 persone, ognuna delle quali ha scritto solo una parola del romanzo stesso.
Un'opera immane, durata 12 anni, sopratutto per coordinare il lavoro di questo ensemble di autori, tanto c'è voluto  per riuscire a trovare una combinazione di parole e frasi con un senso compiuto.
Ma che risultato !!! Tanta fatica è stata premiata da un'opera unica e coinvolgente, che solo 183.738 persone potevano produrre. Un vero peccato che nel frattempo sette siano morte. Non tutti quindi avranno il piacere di vedere i loro sforzi premiati ma le 183.731 che hanno potuto finalmente tenere fra le mani il corposo volume saranno certamente orgogliose del risultato.
Balzato subito in testa alle classifiche di vendita con 183.731 copie vendute il primo giorno (gli autori avevano prenotato ognuno una copia del libro), R è un'opera corale forse ingiustamente catalogata come romanzo storico.
La storia, il plot, è ambientato nel periodo che va dal 12.000 a.C. fino al 10.000 a.C. quando i ghiacciai piano piano si  ritirarono e il clima divenne molto più mite; l’uomo, favorito dai mutamenti climatici, divenne pastore e coltivatore.
R narra proprio di questa epopea dell'uomo da cacciatore a coltivatore, delle prime coltivazioni di frumento e dell'addomesticamento dei primi animali contemporaneamente alla nascita dei primi villaggi vicino ai fiumi e alle sorgenti d'acqua, necessaria per le coltivazioni.
In un crescendo incessante di avvenimenti si narrano momenti topici della nostra storia ancestrale, come la nascita del primo germoglio di farro nella piana di Giza o lo squartamento della prima pecora nella zona tra il Tigri e l'Eufrate.
Dietro però al racconto, alle ricostruzioni storiche, basate anche sui ritrovamenti archeologici, non si può non scorgere la metafora che allude chiaramente alla corsa dell'uomo verso lo spazio, dal lancio delle prime navicelle, alla conquista del sistema solare, prodromi di una futura conquista delle stelle da parte dell'uomo moderno.
Ed è proprio su questo secondo piano metaforico che R diventa archetipico e si presenta come uno di quei romanzi che segnano una svolta nella letteratura.
Purtroppo pare difficile che questa bellissima esperienza possa ripetersi, R quindi rimarrà il primo e ultimo romanzo di "Ruud Gullit", sembra infatti problematico ritrovare la comunione di intenti che ha permesso a queste 183.738 persone di produrre un tale capolavoro, non foss'altro per il fatto che 7 nel frattempo sono morte.
Non ci stancheremo comunque mai di leggere e rileggere R, sicuramente ad ogni lettura sarà possibile scovare una sempre nuova metafora di qualcos'altro rispetto al racconto e che alla lettura precedente ci era inavvertitamente sfuggita.