giovedì 22 settembre 2011

Blog - La morte arriva da Internet di Gemma Azzolini Pasquazzo

Blog

La morte arriva da Internet 

di Gemma Azzolini Pasquazzo 


Ennesima uscita per la collana di gialli d'autore "I gialli d'autore" della casa editrice "Casa Editrice di Gialli", si tratta di "Blog - La morte arriva da Internet" di Gemma Azzolini Pasquazzo una delle più valide autrici di gialli della casa editrice "Casa Editrice di Gialli".
Questo avvincente romanzo, dove internet è luogo metafisico e reale allo stesso tempo, è uno dei più riusciti della Azzolini Pasquazzo.
Dopo "Tango - La morte danza accanto a te", "Squillo - La morte corre sul filo" e l'indimenticabile "Torta - La morte arriva dal forno" ecco che Gemma affronta il tema di internet, dei blog e, con cognizione di causa, ci porta nell'oscuro e pericoloso mondo del virtuale e in particolare nel mondo dei Blog. La rete, che pian piano avvinghia e soffoca la protagonista, il cui nickname è Parida, fino alla morte prima virtuale e alla fine anche fisica, è il luogo dove si svolgono le indagini di Furbius, il commissario Eleuterio Bricchi, protagonista di tutti i romanzi della Azzolini Pasquazzo, che usa qui questo pseudonimo per entrare nel mondo dei Blog.
Le difficili indagini, come sempre nei romanzi della nostra, partono dalla scena del delitto per ricostruire, mattone dopo mattone, tutto il mondo che circondava la vittima fino alla soluzione del caso da parte di Bricchi.
Parida, il cui vero nome è Genoveffa Novanta, appassionata di lettura e di scrittura crea un blog sull'argomento e comincia a pubblicare brevi racconti.
Man mano il blog si polpola di frequentatori e gli scambi di opinioni e le pubblicazioni degli autori aumentano; le discussioni divengono sempre più accese e Parida, per mantenere il controllo del blog da lei creato e per imporre le proprie idee retrive e le proprie posizioni intolleranti, crea sempre nuovi nick di utenti fittizi, divenendo in breve tempo, da sola, con le sue 46 personalità, la maggior parte dei frequentatori assidui del suo blog.
Le indagini di Furbius appurano che le personalità fittizie create da Genoveffa cominciano, nella sua testa e nel blog stesso, a prendere vita e opinioni proprie ed entrano in conflitto le une con le altre. Lungi dal placare le discussioni od imporre le sue idee, Genoveffa si trova così ben presto a litigare con se stessa nelle sue varie personalità.
Impegnata su mille fronti Parida deve quindi sostenere la scrittura di molti racconti nelle sue molteplici personalità, rintuzzare gli altri frequentatori del blog e litigare anche con se stessa senza farsi scoprire dagli altri.
Con l'andare del tempo questa rete nella rete comincia a stare stretta, a soffocare la povera protagonista; viene infatti trovata morta nella sua stanza da uno dei suoi alter ego, il nickname Survive69, che tornando dal bagno la trova soffocata da un emoticon ancora vivo infilatole a forza in gola dall'assassino.
Come solo un giallo di un autore di classe, il romanzo si conclude con un colpo di scena finale che vi lascerà senza parole; scoprirete infatti solo all'ultima pagina che l'assassino e la vittima sono la stessa persona; si tratta quindi di un suicidio e non di un omicidio anche se l'omicida e la vittima sono due nickname diversi, corrispondono però nella realtà alla stessa persona : Genoveffa Novanta.
Ma non voglio rivelarvi nulla di più del finale per non togliervi il gusto della scoperta durante la lettura.
Già al lavoro sul prossimo romanzo, Gemma Azzolini Pasquazzo, da noi interpellata, non ha voluto rivelarci nulla della prossima indagine del commissario Brizzi, se non il titolo della pubblicazione : "Calli - La morte arriva dalla laguna".

venerdì 16 settembre 2011

俳句 di 芳子 小林 Haiku di Yoshiko Kobayashi


俳句

di 芳子 小林

Haiku

di Yoshiko Kobayashi


Questa raccolta di poesie Haiku di Yoshiko Kobayashi è una vera delizia per i palati più fini.

Nel bel volume troviamo trecentosessantacinque poesie, una per ogni giorno dell'anno, con testo giapponese a fronte.

Nella loro estrema sinteticità le poesie haiku, tre versi di cinque, sette e ancora cinque sillabe rappresentano una delle perle che ci giungono dal lontano oriente.

Yoshiko Kobayashi rappresenta una delle nuove leve della poesia haiku, nata nel 1999, a soli dieci anni, ci propone questi haiku che la giovane talentuosa giapponese compone in modo tutto nuovo.

Studentessa appassionata di informatica infatti la Yoshiko ha sviluppato un programma informatico che estrae sillabe a caso e compone in questo modo le sue speciali poesie haiku, una modalità senza precedenti nella storia letteraria del giappone.
Intrise di grandi significati, questi haiku non necessitano dell'autrice per essere generati, allegato infatti al libro un cd contenente il programma della Yoshiko da installare (versioni per Windows XP/2000/Vista, Mac OS X 10.6 Snow Leopard e Linux) per poter produrre quanti haiku uno desidera.

Io stesso ho provato ad installare il programma su Ubuntu (8.04 "Hardy Heron") ed ecco i primi due haiku generati :

Camba libati
rososa comiun
pettavi giati.

Alvosi tana
bobone mareva lu
tili na vono.

Vi posso assicurare che questi haiku da me generati non sono meno belli e potenti nella loro significanza inespressa e nella loro transeunza di quelli originalmente prodotti dalla stessa Yoshiko.
Nella loro coacervità disordinata alludono a parole e significati in modo ancora più ancestrale e onirico degli haiku "vecchia maniera" che ancora si basavano su parole con un loro proprio significato.

Ecco che la Yoshiko prosegue quel lungo viaggio, iniziato secoli fa e che dalle poesie tanka, formate da 5 versi di 5-7-5-7-7 sillabe, dalla loro esagerata prolissità, piano piano hanno portato agli haiku, di 5-7-5 sillabe ed ora, con gli haiku della Yoshiko Kobayashi arrivano finalmente ad eliminare l'assurdo orpello del senso compiuto delle parole usate nella poesia, alludendo finalmente, sopratutto nella versione giapponese, più ad una parentela con il tratto pittorico dei simboli sulla pagina, che all'inutile significato delle parole.

Non bastasse tutto ciò, la vera rivoluzione è il taglio netto e definitivo della dipendenza del lettore dal cosidetto "autore", con l'uso del programma della Kobayashi io, il lettore, non avrò mai più bisogno di lei, l'autrice, perchè sarà il programma da lei fornito a produrre quando io vorrò un nuovo haiku.
Intelligente la decisione dell'editore di fornire il testo in giapponese, spesso molto più significativo, nella sua pittoricità, della traduzione in italiano che ho trovato in molti casi raffazzonata e non aderente all'originale e, per sua natura, non altrettanto esteticamente carica di significato.

Per chi avesse poi acquistato da poco un computer con il nuovo sistema operativo Windows 7, niente paura, il programma funziona perfettamente anche sul nuovo sistema, anche se non esplicitamente indicato sul cd allegato, probabilmente prodotto prima del nuovo SO di Microsoft.